Cronache di Itxi

ORIGINI

La Terra, pianeta d’origine dell’umanità, è ormai perduta. In un sogno profetico, lo Spirito dell’Universo appare a uno scienziato solitario e lo chiama a una missione sacra: traghettare i superstiti dell’umanità verso un nuovo mondo. Lo chiama Il Traghettatore.

La destinazione è Itxi, un pianeta lontano e misterioso, popolato da creature straordinarie e permeato di magia. L’astronave che compie il viaggio si chiama Lannalynka, la “Nave dei Cieli” nella lingua Iriksa, parlata in questo universo.

Al loro arrivo, lo Spirito affida il destino degli umani a Irikanaen, detto anche Rinofante dei Cieli: una divinità volante dalle sembianze di un dragone blu con una proboscide e un corno, che veglia sui cieli di Itxi.

Gli umani fondano la prima colonia, Kaya, e inizialmente tutto sembra procedere per il meglio. Ma col tempo, il Traghettatore (detto Kerymaden in Iriksa) si lascia corrompere dal potere. Allunga la propria vita con la tecnologia, si abbandona a una vita dissoluta e perde interesse per il benessere del popolo.

Nascono due fazioni:

  • Gli Irike, fedeli al Traghettatore, tra cui spiccano i Kenissa, sua guardia personale.
  • I Kwata, ribelli che lo accusano di tirannia e corruzione.

Secondo un’antica leggenda, un dio maligno avrebbe lasciato su Itxi un uovo gigantesco che si schiuderà quando l’armonia tra gli umani verrà infranta. E così avviene: la guerra civile tra Irike e Kwata esplode, e l’uovo si dischiude, liberando Il Distruttore, una creatura colossale che devasta tutto ciò che incontra.

Due sono le versioni di come sia stato sconfitto:

  • Secondo gli Irike, pregarono Irikanaen, che scese dal cielo e gettò il mostro nel vulcano Tzuhuban.
  • Secondo i Kwata, fu il loro condottiero Ryuna, brandendo uno spadone disceso dal cielo, a sconfiggerlo.

Anche il destino del Traghettatore varia secondo le cronache:

  • Gli Irike credono sia asceso al cielo come divinità.
  • I Kwata lo considerano un fantasma maledetto, condannato a vagare in eterno.

Con la guerra, inizia una lunga epoca buia. L’umanità regredisce a uno stato simile al Medioevo.

KAYREN E L’INIZIO DEL KWATAKAI

Un giovane Kwata, Kayren, riceve in sogno un messaggio dallo Spirito: all’interno della Lannalynka sono custodite le conoscenze per riattivare la nave e tornare sul pianeta d’origine, dove attende il Dio del Mondo Nativo. Kayren scopre anche che il Traghettatore era un impostore. Fonda un movimento rivoluzionario, dando inizio a nuove guerre. È considerato il primo patriarca del futuro Kwatakai.

Le due culture divergono:

  • Gli Irike: impulsivi, sensuali, spirituali e devoti a molti dei, tra cui Irikanaen e il Traghettatore. Credono nella libertà individuale sopra ogni cosa.
  • I Kwata: razionali, comunitari, a tratti moralisti, con un forte senso della giustizia sociale. Credono in un solo dio, il “Dio del Mondo Nativo”, e vedono il ritorno alla Terra (da loro chiamata Eeto) come destino salvifico.

FONDAZIONE DELL’IMPERO IRIKANA

Una donna misteriosa, vestita di stracci e scalza, giunge a Kaya. Il re Irike si innamora di lei e, in un atto di follia mistica, le cede la corona. Lei diventa Atxtahyba, “Rosa del Ghiaccio”, prima imperatrice di Irikana. La monarchia diventa matrilineare.

Nel frattempo, una piccola era glaciale spinge gli Irike verso nord (verso l’equatore, poiché il continente si trova nell’emisfero australe). Conquistano nuove terre, ma si scontrano con i Sepselun, creature serpentine e cornute delle steppe.

Dopo un secolo di guerra, i Sepselun vengono quasi sterminati. Gli Irike fondano la nuova capitale, Rahazka, la “Città del Sole”, celebrando l’apice del loro potere sotto l’imperatrice Heenyraa (“Sole della prateria”).


FONDAZIONE DELLA REPUBBLICA DEL KWATAKAI

I Kwata, rimasti nei territori freddi, conquistano Kaya e la Lannalynka. Le scoperte scientifiche e tecnologiche progrediscono. Sotto il patriarca Kyrube II, lo Stato diventa autoritario.

Nasce una corrente religiosa dissidente: i Zyranisti, monaci che rifiutano la fede tecnologica ufficiale e predicano che Eeto può essere raggiunta solo tramite l’ascesi e la purezza spirituale. Perseguitati, si rifugiano in tutto il continente, anche a Irikana.


DECLINO DI IRIKANA

Dopo Heenyraa, il trono passa a Myilirynttira (“Fiumi di miele”), riformista illuminata. Ma dopo solo quattro mesi di regno, viene assassinata. La sua morte segna l’inizio di una serie di imperatrici corrotte, a partire da Datxtihyda (“Cascata di diamanti”).

Il malcontento popolare cresce. Nasce il movimento reazionario per la Restaurazione di Kerymaden, che sfrutta la religione e l’odio di classe. Dopo una guerra civile, si instaura un regime teocratico-militare sotto il Vicario di Kerymaden.


PERIODO OSCURO E LIBERAZIONE

Anche il Kwatakai degenera in una dittatura totalitaria. Ogni aspetto della vita è controllato. Le persone vivono nel terrore e sono costrette a partecipare a cerimonie di massa, apparentemente celebrative, in realtà oppressive.

Nel caos, emerge Taksan, ex-militare irike, che organizza una resistenza. Domina l’arte bellica usando creature autoctone come i Tirapietre e gli ultimi Sepselun. La rivolta si espande, liberando prima Irikana, poi assediando la Lannalynka.

Secondo la leggenda, fu Irikanaen stesso a impedire la riattivazione della nave.

Taksan è acclamato come Il Liberatore.

  • Il Kwatakai ritorna una repubblica democratica.
  • A Irikana si tiene un referendum: la repubblica vince.

L’ETÀ DI KYNDXA

La pace porta progresso. Le tempeste che impedivano l’esplorazione oltre l’equatore si placano. Irike e Kwata raggiungono il nuovo continente: Kyndxa, ricco e fertile, abitato dai primitivi Kyndxani.

Ma nei cieli fluttuano città volanti abitate dagli Ayn, esseri verdi con corni romboidali, zanne e poteri psichici. Gli Ayn attaccano mentalmente gli umani, spingendoli alla follia e alla schiavitù. I Kyndxani, però, sembrano immuni.

Una giovane studiosa, Baylu, discendente di Myilirynttira, scopre che i Kyndxani devono la loro immunità a un siero prodotto dalla Quercia Madre, un albero sacro. Il siero modifica il DNA, rendendoli resistenti alle influenze psichiche.

Grazie a Baylu, anche gli umani iniziano a immunizzarsi. Alcuni, i Neo-Kayreniti, tentano di fuggire da Itxi per tornare a Eeto, ma Baylu e i suoi li fermano. Costruiscono altre astronavi e lasciano il pianeta.

Gli Ayn restano però superiori. Solo l’intervento di Irikanaen, sceso sotto forma di ibrido umano-ayn, mette fine al conflitto. Gli Ayn vengono esiliati su Mynawron, la luna di Itxi. La barriera spirituale di Irikanaen protegge i Kyndxani dal colonialismo.


EPILOGO: IL RITORNO

Passano secoli di pace. Ma un giorno, gli Ayn iniziano a ricomparire, proclamando intenzioni pacifiche. Nel frattempo, delle astronavi atterrano a Kaya e Rahazka: a bordo, i Neo-Kayreniti, di ritorno dal pianeta d’origine dell’uomo.

Cosa vogliono?
Portano speranza o minaccia?

La storia di Itxi… è tutt’altro che conclusa.